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Un caffè con Niccolò Cannone

Un caffè con Niccolò Cannone

Un caffè con Niccolò Cannone

Il potente seconda linea del Benetton Rugby Niccolò Cannone ha debuttato con l’Italia nel Guinness Sei Nazioni 2020, accumulando finora 31 presenze in maglia azzurra.

Abbiamo preso un caffè al bar con il 25enne fiorentino prima dell’incontro delle Summer Nations Series tra Italia e Romania…

Qual è il tuo caffè preferito?

Un semplice espresso. Non sono un tipo da caffè complicati, resto sul classico italiano.

Come sta andando la preparazione per il Mondiale?

Gli allenamenti stanno andando bene, stiamo lavorando molto dentro e fuori dal campo. Abbiamo avuto la fortuna di fare anche un ritiro con l’Esercito, è stata un’esperienza dura dal punto di vista sia fisico che mentale, però ci è servita molto a livello di squadra, in un contesto diverso da quello a cui siamo abituati.

Chi è il giocatore con più skill del gruppo?

Secondo me, uno dei miei compagni più dotati in questo senso è Giacomo Da Re. È un giocatore veramente bello da veder giocare e in allenamento mette in mostra delle qualità tecniche incredibili.

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Quale serie tv hai visto di recente?

L’ultima che ho guardato, e che va dritta nelle mie top 3, è Yellowstone. Sono un amante della natura e dell’America, quindi mi è piaciuta molto. La serie tv per eccellenza, però, è il Trono di Spade.

Qual è il tuo luogo del cuore?

Firenze. Punto.

Un luogo in cui invece vorresti andare, o tornare, in vacanza?

Val d’Orcia, provincia di Siena. Sempre in Toscana, sono molto legato alla mia terra. Il posto più bello che abbia mai visto è proprio la Val d’Orcia: Montalcino, Pienza – ecco, Pienza è magia.

Qual è il tuo ricordo più bello in maglia azzurra?

È difficile limitarmi ad uno solo. Sullo stesso piano ci sono le vittorie di Cardiff contro il Galles e quella con l’Australia a Firenze, al fianco di mio fratello. Un altro ricordo che non è da meno è l’esordio con meta di mio fratello, contro le Samoa lo scorso anno.

Com’è condividere con tuo fratello sia la maglia di club che quella della nazionale?

Credo che giocare con mio fratello sia una fortuna. Vivevamo anche insieme, quindi condividevamo tutto a 360 gradi. Avere sempre al tuo fianco una persona come te, un professionista, anche in casa nella routine quotidiana, è stata una grande fortuna.

Qual è la parte più difficile dell’essere un atleta professionista?

Forse sono le rinunce. Non puoi fare certe cose, che invece sono normali per i tuoi coetanei. Però, arrivati a questo livello, fare queste rinunce è quasi un piacere: non esistono lati negativi nell’essere un atleta professionista e nel rappresentare l’Italia.

E, invece, la parte migliore?

Tutto. Rappresentare la tua Nazione, giocare davanti ai tuoi tifosi, in stadi bellissimi, affrontare i migliori giocatori al mondo: sono tutti aspetti positivi, non c’è niente di negativo.

Ultima domanda: se potessi dare un consiglio ad un giovane rugbista, quale sarebbe?

Non smettere mai di sognare e lavorare il più duro possibile. Puoi essere fortunato quanto vuoi, ma per arrivare a certi livelli devi lavorare, ancora lavorare e non mollare mai. Un’altra cosa importante è ascoltare le persone che ne sanno più di te e che ti guidano, perché a volte fare di testa propria non porta da nessuna parte.

Potete comprare i biglietti per le partite in casa dell’Italia contro Romania e Giappone, nelle Summer Nations Series di agosto, seguendo questo link: https://sport.ticketone.it/search?text=SUMMER%20SERIES

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